Nuove competenze per l’agricoltura digitale

Nuove competenze per l’agricoltura digitale

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Il Programma EIP-AGRI (European Innovation Partnership for Agricultural productivity and Sustainability) è stato lanciato dalla Commissione europea nel 2012. Il seminario EIP-AGRI ‘New skills for digital farming’ ha avuto luogo a Aranjuez (E) nel febbraio 2020 e ha visto la partecipazione di numerosi partecipanti da 27 Paesi Europei. EIP-AGRI ci ha invitati a far conoscere i principali risultati

Approcci e soluzioni digitali sono sempre più utilizzate in diversi settori amministrativi ed economici, alimentando la domanda di competenze digitali. In futuro, queste saranno richieste per 9 posti di lavoro su 10, mentre 169 milioni di europei - il 44% della popolazione dell'UE - non hanno alcuna competenza digitale di base. Diversi strumenti politici e iniziative dell'UE promuovono la formazione in competenze digitali in tutti i settori economici per affrontare questa necessità, come le iniziative nell'ambito della New Skills Agenda for Europe [1] o il programma Digital Europe [2]. Le tecnologie digitali sono la chiave per un settore agricolo più intelligente, competitivo ed efficiente in termini di risorse e le iniziative EIP-AGRI hanno fornito un quadro comune: la digitalizzazione dell'agricoltura europea è già in corso di realizzazione. Gli agricoltori dell'UE beneficiano da tempo di una serie di soluzioni digitali che possono aiutare le loro aziende a diventare più sostenibili e produttive. Tuttavia, il livello di diffusione sul campo delle nuove tecnologie è effettivamente ancora limitata.

Le barriere che impediscono un uso più diffuso delle nuove tecnologie sono diverse. Tra queste, la mancanza di adeguate conoscenze e competenze occupa un posto centrale. Infatti, questo problema è stato chiaramente riconosciuto anche nella Dichiarazione su "Un futuro digitale intelligente e sostenibile per l'agricoltura e le zone rurali europee" firmata da 26 paesi dell'UE paesi nell'aprile 2019. Il seminario EIP-AGRI su 'Nuove competenze per l'agricoltura digitale' ha portato avanti la discussione: consapevolezza e motivazione sono ovviamente elementi fondamentali, ma questi fattori da soli non faranno volare i droni o operare i robot. Hanno bisogno di essere sostenuti da competenze adeguate. Inoltre, nel settore agroalimentare digitalizzato, tali competenze stanno rapidamente evolvendo. Per colmare questo divario e aumentare l'uso delle tecnologie digitali nell'agricoltura europea e nelle zone rurali, è necessario riconoscere la necessità di aggiornamento e riqualificazione del settore agricolo. Il seminario mirava a contribuire alla progettazione e all'attuazione di approcci e strumenti che possano venire incontro agli agricoltori e ai loro consulenti tecnici per sviluppare le competenze necessarie per far fronte alla transizione digitale in agricoltura.

Questo obiettivo è stato affrontato in tre fasi:

il gap di competenze: quando si parla di "competenze", non tutti danno a questo termine lo stesso significato. Che cosa intendiamo effettivamente per "competenze"? Nel contesto dell'agricoltura digitale è facile pensare alla capacità di utilizzare macchinari ad alta tecnologia. Ma questo è solo un possibile aspetto. Potrebbe anche non essere il più importante.

sviluppare le competenze giuste: i partecipanti hanno poi esaminato i modi possibili per sviluppare le competenze di cui gli agricoltori hanno più bisogno. Si è aperta una serie di possibilità, a tutti i livelli e per tutte le fasi della vita: istruzione e formazione formale e informale, istruzione e formazione, di base e avanzata, a breve termine o per tutta la vita.

favorire le sinergie per impatti duraturi: sono stati esplorati approcci per combinare strumenti e e attori per interventi e impatti a lungo termine. Investire nella formazione e nell'aggiornamento delle competenze è uno sforzo di lungo termine. Competenze per l'agricoltura digitale e competenze digitali.

Il seminario EIP-AGRI ha portato a comporre una lista molto articolata di competenze e abilità di cui gli agricoltori avrebbero bisogno per sfruttare efficacemente la trasformazione digitale. Tuttavia, ci sono opinioni diverse su quali siano le competenze chiave. Alcuni ritengono che la componente legata all’apertura mentale sia la pietra angolare della la transizione digitale e per poter individuare le soluzioni e il supporto di cui necessita. Altri ritengono che sia possibile un agricoltore altamente "tecnologico", che sia in grado di abbracciare pienamente le nuove tecnologie e introdurle nella sua azienda. Sono stati individuati sei domini principali di competenze e abilità. Solo due di questi sono tipicamente "digitali". Questi sei domini possono essere elencati secondo la loro rilevanza nel processo di adozione della tecnologia:

Atteggiamento e apertura mentale

Una mente aperta verso le nuove tecnologie è un’"abilità" chiave per tutti i gruppi di discussione. Questo implica che curiosità e atteggiamento innovativo facilitino il processo di apprendimento. D'altra parte, la diffidenza nelle soluzioni digitali potrebbe bloccare la loro adozione. Nonostante tutte le opportunità gli agricoltori potrebbero vedere le tecnologie digitali come sostitutive di attrezzature con cui sono familiari e possono quindi temere il loro impatto. Elemento chiave è dunque sviluppare la fiducia e vedere le soluzioni digitali come un mezzo per raggiungere gli obiettivi dell'azienda, non come un fine in sé. Una maggiore fiducia può anche incoraggiare gli agricoltori a investire nella sperimentazione.

Gestione integrata

L'adozione di tecnologie digitali rappresenta un cambiamento nella gestione dell'azienda agricola che può andare da piccoli piccoli aggiustamenti in alcune attività a grandi cambiamenti nell'organizzazione della produzione. In questo senso, un'efficace e corretta integrazione di queste tecnologie trae grande beneficio dall'esistenza di una strategia aziendale globale e da una buona comprensione dei bisogni da affrontare e dei potenziali benefici delle nuove soluzioni. Ampie competenze manageriali come il pensiero strategico, l'identificazione dei bisogni e la definizione delle priorità, l'analisi dei dati, la gestione del tempo, l'assegnazione dei compiti o la valutazione delle alternative sono fattori che possono certamente migliorare l'adozione del digitale. Esse permettono agli agricoltori di progettare nuovi piani aziendali o di adattare quelli esistenti, comprendendo l'impatto della tecnologia sulle attività quotidiane. In sostanza, questo significa che gli agricoltori devono essere consapevoli di dove si trova l'azienda, dove vogliono andare e come le tecnologie digitali possono sostenere questa transizione.

Comunicazione e collaborazione

"L’esigenza degli agricoltori non è necessariamente operare l'IT da soli, ma lavorare con una squadra per raggiungere un obiettivo". Questa affermazione riassume un'idea ricorrente che ha preso forma durante il seminario. I partecipanti hanno costantemente sottolineato la rilevanza delle soft skills, specialmente quelle relative a comunicazione e collaborazione, per facilitare la transizione digitale degli agricoltori. Gli agricoltori non sono soli e le loro aziende agricole sono sistemi aperti che interagiscono con diversi attori. L'adozione del digitale si basa in particolare sulla cooperazione con molti di questi, e per questo gli agricoltori necessitano di una un’efficiente rete per sviluppare le loro capacità per imparare e innovare. Così, le competenze che sono legate a comunicazione, co-creazione, collaborazione, cooperazione, capacità di adattamento, networking, ecc. sono al centro del dibattito. A questo proposito, è stata sottolineata la necessità di un'alfabetizzazione di base in inglese, poiché l'inglese è ancora dominante in molte soluzioni IT. In breve, questo insieme di competenze permetterebbe agli agricoltori di trarre pieno profitto dall'esperienza delle persone dei loro network.

Bridging

Questo termine indica il processo di integrazione delle tecnologie digitali disponibili all'interno dell'azienda. Come rilevato, si tratta della capacità di "collegare gli strumenti digitali con il proprio business". Gli agricoltori devono acquisire informazioni/conoscenze sulle tecnologie che sono disponibili sul mercato. Hanno poi bisogno di identificare e valutare le tecnologie più appropriate per le loro esigenze, di avere informazioni sui costi e i benefici di ogni strumento, e sapere come interpretare le relative analisi costi-benefici. In questo processo, è importante sapere dove o a chi porre le domande chiave per giungere a formulare decisioni. Infine, gli agricoltori devono integrare la nuova soluzione informatica all'interno del loro contesto operativo, capacità e conoscenze settoriali.

Alfabetizzazione digitale

In questo ambito troviamo competenze di base per la gestione di dispositivi digitali (smartphone, computer), semplici applicazioni (e-mail, WhatsApp, Facebook, YouTube, ricerca sul web, semplici agri-app, ecc.). Una comprensione di base dei fondamenti digitali permetterebbe in seguito agli agricoltori di gestire software e attrezzature più sofisticati. Per quanto riguarda l'alfabetizzazione digitale di base, si ritiene che "l'alfabetizzazione digitale non sia un problema dell'agricoltore di per sé, ma un problema della società, quindi la domanda è se questo debba essere affrontato specificamente nel settore agricolo".

Competenze Digitali Avanzate

Le competenze digitali avanzate includono abilità e conoscenze per l'uso di software più specializzati, come i sistemi informativi geografici (GIS), banche dati e fogli di calcolo. Includono anche competenze su specifici applicativi gestionali o per macchinari, software e applicazioni, nonché la capacità di integrare e analizzare i dati da diverse fonti di informazione. Infine devono essere note le norme sulla gestione dei dati (proprietà, copyright, sicurezza). Ciononostante, si è fatto rilevare, di "non concentrarsi sul fare di tutti gli agricoltori degli specialisti tecnologici, ma piuttosto di affidarsi a consulenti informatici specializzati e all'apprendimento tra pari tra agricoltori più e meno qualificati dal punto di vista tecnologico".

Un ambiente favorevole allo sviluppo delle competenze

Affrontare il deficit di competenze digitali non è un percorso semplice e diretto. È necessario un ambiente favorevole in modo da permettere lo sviluppo delle competenze e questo può essere identificato in tre elementi: il livello tecnologico, il sostegno istituzionale e l’apertura sociale.

Livello Tecnologico

In quest’ambito ricadono numerosi elementi di interesse: connettività delle zone rurali: copertura completa e banda larga a prezzi accessibili, adeguatezza delle soluzioni digitali disponibili: facilità d'uso, semplicità e l'attenzione ai bisogni reali dell'azienda agricola (utilità) sono gli elementi chiave per rendere un prodotto o servizio digitale a prova di agricoltore, interoperabilità e standard per permettere l'integrazione di sistemi e strumenti, così come per evitare l'obsolescenza programmata della tecnologia, valutazioni costi-benefici degli strumenti digitali, non solo da una prospettiva economica, ma anche da una ambientale e sociale. Esiste quindi una forte interdipendenza tra tecnologia e sviluppo delle competenze. Da un lato, l'adozione di soluzioni digitali richiede determinate competenze, ma allo stesso tempo, lo sviluppo delle competenze necessita un'offerta tecnologica attraente, affidabile ed efficace. In questo senso deve crearsi un "circolo virtuoso" in cui la tecnologia e le competenze si sviluppano insieme e si rafforzano a vicenda.

Sostegno istituzionale

I partecipanti al seminario hanno riconosciuto che un ambiente istituzionale appropriato è anche una condizione per lo sviluppo delle competenze. Si sono riferiti esplicitamente a tre aspetti in cui le istituzioni pubbliche in generale e i governi in particolare possono aiutare a ridurre il divario di competenze. In primo luogo, le istituzioni hanno un ruolo diretto nell'articolare il quadro giuridico per diverse questioni tecnologiche (per esempio, regolamentazione dei droni, privacy dei dati, standard, assicurare un mercato competitivo per i servizi digitali, ecc.). Secondo, la pubblica amministrazione può prevedere diversi tipi di incentivi, in particolare quelli che sostengono gli agricoltori nel superare le barriere rischio-rendimento o che compensino, almeno parzialmente, i costi legati alla formazione. Inoltre, giocano un ruolo significativo nelle aree rurali nell’implementare le infrastrutture IT. Ultimo ma non meno importante, i governi e le altre istituzioni pubbliche possono assumere un ruolo attivo nel processo di digitalizzazione fornendo accesso a dati e standard per i dati stessi.

Ambito sociale

I partecipanti si sono riferiti ad aspetti sociali più ampi come il substrato di sviluppo generale, sia da una prospettiva settoriale che territoriale. In particolare, hanno sostenuto un coinvolgimento inclusivo di tutti i gruppi di agricoltori e specificamente quelli delle donne, degli anziani e dei giovani. L'uguaglianza di genere migliorerà la gestione dell'azienda agricola e allo stesso tempo sosterrà lo sviluppo delle competenze. Le generazioni più giovani si sentono più a loro agio con le nuove tecnologie, ma non vedono l'agricoltura come un settore sufficientemente stimolante. La dimensione digitale del settore può dunque attrarre i giovani. Per quanto riguarda le generazioni più anziane, è stata sottolineata la necessità di costruire la fiducia nella tecnologia. Infine, un commento più generale ha sottolineato che un prerequisito per un percorso efficace è riconoscere i valori che sono associati ai sistemi alimentari e la comprensione da parte della società del ruolo degli agricoltori. Da parte del settore agricolo è necessario riconoscere la necessità di affrontare il deficit di competenze altrimenti, queste le parole di un partecipante, “gli agricoltori saranno lasciati molto indietro".

[1] https://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=1223&langId=en

[2] https://digital-strategy.ec.europa.eu/en/activities/digital-programme


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